Edoardo Grande
Il richiamo della concentrazione
segna ritmi insicuri e rallentati,
come quelli di una corsa
che si avvicina a una curva;
sinuosa come la linea
del corpo centrale del mio arco,
che sostiene questa freccia
nel momento in cui calibro la mia istintività.
Lo afferro nell’eco lontana delle mie tensioni;
lui mi mostra
la libertà della sua elasticità,
tentandomi a lasciar scappare
la vibrazione della sua potenza.
Dono alla sua corda
tutta questa sensazione,
che isolo
nel sospiro del mirare.
Siamo compagni, io e lui,
affacciati su un traguardo,
nell’attesa di scoprire
quanto complice sarà stato
il rilascio della nostra intesa.
La traiettoria del tiro è seguita
da uno spasmo di calore
che snoda i tendini :
questo è il suono della mia passione
dentro i gesti precisi del nostro silenzio.